mercoledì 19 novembre 2008

Car@ compagn@,

aggiungiamo al volantino pubblicato su questo sito due testi. Questi testi, o meglio emendamenti , sono il prodotto di una prima discussione avuta tra i compagni del csr delle diverse università. Avremmo avuto il piacere di porli all'attenzione dell' assemblea studentesca nazionale del 15 novembre (svoltasi a Roma) se vi fosse stata la possibilità...


Emendamento 1

Lo sviluppo del movimento di lotta degli studenti impone la costruzione di una strutturazione realmente democratica che permetta il libero confronto ed elaborazione delle posizioni e la massima efficacia nella mobilitazione conto il governo e le sue politiche.
Dobbiamo darci da subito una struttura di delegati, eletti dalle assemblee delle diverse facoltà con criteri proporzionali al peso delle diverse posizioni presenti - delegati sempre revocabili dall’assemblea stessa- che costituiscano in ogni ateneo un coordinamento interfacoltà. A loro volta tali coordinamenti devono eleggere, con criteri analoghi a quanto sopra indicato e in rapporto alla presenza numerica del corpo studentesco, delegati – anche qui sempre revocabili- di ateneo, che si strutturino in un coordinamento nazionale che sia il centro del movimento.
E’ stato esattamente questo tipo di struttura che ha diretto pochi anni fa la lotta dei nostri compagni francesi contro il progetto del Contratto di Primo Impiego del governo di centro destra. Si tratta di cercare di ripetere qui quella indimenticabile esperienza vittoriosa di democrazia di movimento.

Emendamento 2

Il movimento degli studenti contro la riforma Gelmini si inserisce oggettivamente in un più ampio movimento di lotta contro la politica del governo, della Confidustria e delle Banche di attacco, sempre più netto più si sviluppa la crisi capitalistica, contro tutti i settori sfruttati ed oppressi della società. Dobbiamo creare tra questi e quindi essenzialmente tra studenti e lavoratori la più stretta unità di lotta. Solo l’unità lavoratori-studenti è la chiave della vittoria. Per questo il movimento studentesco deve realizzare la massima convergenza d’azione con il movimento operaio e sindacale. Nel quadro di questo approccio strategico l’assemblea si impegna a realizzare in ogni città la più ampia partecipazione alle manifestazioni indette in occasione dello sciopero generale del prossimo 12 dicembre